Il microblading è una tecnica avanzata di trucco semipermanente che consente di ridefinire, infoltire e armonizzare le sopracciglia attraverso l'applicazione manuale di pigmenti nello strato superficiale del derma, chiamato derma papillare, appena sotto l'epidermide.
Questa parte del derma è poco vascolarizzata e consente agevolmente l'inoculazione del colore.
Il microblading si realizza utilizzando una penna dotata di micro-lame: l'operatore esegue incisioni superficiali nella pelle per inserire pigmenti colorati che imitano perfettamente i peli naturali, dando vita a sopracciglia realistiche, armoniose ed equilibrate.
Le tecniche microblading sono nate per realizzare l'effetto "pelo a pelo", che permette di avere un risultato estremamente naturale e personalizzato.
Questa tecnica si attua seguendo schemi predefiniti per riprodurre con precisione la struttura e la direzione naturale dei peli del sopracciglio.
Il trattamento è adatto a diverse esigenze: da chi ha sopracciglia rade, irregolari o asimmetriche, a chi ha perso densità a causa di trattamenti oncologici o del tempo.
Il percorso prevede una fase iniziale di disegno personalizzato, l’inserimento del pigmento e, dopo 4-6 settimane, un ritocco per fissare il risultato nel tempo.
La differenza tra microblading e tatuaggio sta unicamente nel colore utilizzato.
Il microblading, pur essendo considerato un trucco semipermanente, è infatti a tutti gli effetti una forma di tatuaggio cosmetico, poiché prevede l'inserimento di pigmenti sotto la pelle. La vera differenza rispetto al tatuaggio tradizionale non sta nella tecnica, ma nei tipi di pigmenti utilizzati.
Nel tatuaggio classico si usano colori permanenti, composti da inchiostri indelebili che restano nel derma per tutta la vita. Col tempo, però, questi pigmenti possono migrare e cambiare tonalità, virando verso colori indesiderati come il blu, il grigio o il verde.
Nel microblading, invece, si utilizzano pigmenti bio-riassorbibili, studiati per dissolversi gradualmente nel tempo. Questo permette di mantenere un colore naturale e stabile nel breve termine, evitando alterazioni permanenti e lasciando spazio a eventuali correzioni o aggiornamenti nel tempo.
Microblading, Microbleding, Microblading o Microbkating, ma quale è il nome corretto?
Il termine corretto è ovvimanete Microblading che deriva dalla combinazione di due parole inglesi:
"Micro" → che significa molto piccolo, fine, preciso
"Blading" → da "blade", ovvero lama
Insieme, microblading descrive esattamente la tecnica utilizzata: si tratta di piccolissime incisioni eseguite sulla pelle con una lama sottile composta da micro-aghi, che vengono usati per depositare pigmento nella zona superficiale dell'epidermide.
In sintesi:
Microblading = micro (piccoli) + blade (lama)
E' una ecnica di pigmentazione manuale che utilizza una lama molto fine per disegnare peli realistici uno a uno, simulando l’aspetto naturale
delle sopracciglia.
Prima di decidere se sottoporsi a un trattamento di microblading, è fondamentale conoscerne pro e contro.
Questa tecnica di trucco semipermanente è sempre più diffusa per ridisegnare le sopracciglia in modo naturale, ma come ogni trattamento estetico comporta vantaggi e aspetti critici da valutare.
Tra i pro principali troviamo la praticità: niente più sopracciglia da truccare ogni mattina. Il microblading consente di ottenere un effetto
realistico e personalizzato, adattabile a diverse morfologie del viso grazie alla varietà di forme, colori e tecniche disponibili. È particolarmente utile per chi ha sopracciglia rade,
asimmetriche o danneggiate.
Un altro vantaggio spesso sottovalutato è che ripristinare la parte finale (coda) delle sopracciglia, dove spesso si verifica un diradamento con
l’età, può restituire giovinezza al viso e donare freschezza allo sguardo, migliorando
l’espressività in modo immediato e naturale.
I contro, invece, possono includere fastidio durante il trattamento, la necessità di ritocchi ogni 12–18 mesi, possibili variazioni nel colore del pigmento nel tempo o guarigione non uniforme. In rari casi, si possono verificare reazioni cutanee o risultati poco armoniosi se il lavoro non è eseguito con competenza.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che gran parte di questi contro sono evitabili quando il trattamento viene eseguito da un professionista qualificato, che utilizza pigmenti certificati e possiede competenze solide in dermopigmentazione e visagismo.
Un operatore esperto non si limita all’esecuzione tecnica, ma svolge anche una corretta anamnesi preventiva: valuta lo stato di salute del cliente, verifica la presenza di patologie, allergie, assunzione di farmaci o condizioni della pelle che potrebbero compromettere il risultato. Questa fase iniziale è fondamentale per garantire la sicurezza e la buona riuscita del trattamento.
Conoscere a fondo il microblading pro e contro aiuta a scegliere consapevolmente. Affidarsi a mani esperte e a un ambiente professionale è il modo migliore per ottenere un risultato estetico duraturo, armonioso e sicuro.
Hai mai pensato di sottoporti al microblading ma ti sei fermato per paura del dolore? È una domanda più che legittima: il microblading fa male?
La risposta è: dipende. Non è un trattamento indolore, ma nella maggior parte dei casi è ben tollerato, anche da chi ha la pelle sensibile.
Il microblading è una tecnica semipermanente che serve a ridefinire la forma delle sopracciglia attraverso piccoli tratti incisi con una penna manuale. Sì, vengono effettuati micro-tagli sulla pelle, ma sono molto superficiali.
Prima del trattamento, viene quasi sempre applicata una crema desensibilizzante locale, che riduce notevolmente la percezione del fastidio. La sensazione più comune è quella di leggere graffi ripetuti o un lieve pizzicore, niente di insopportabile.
Dopo la seduta, potresti avvertire una sensazione di bruciore leggero, pelle che tira o un piccolo gonfiore. Si tratta di reazioni normali e temporanee, che spariscono in un paio di giorni. Se invece il fastidio peggiora o compare dolore vero e proprio, è sempre meglio contattare il professionista che ha eseguito il trattamento.
Anche nei giorni successivi, quindi, il microblading fa male solo in casi rari, spesso legati a pelle molto sensibile o reazioni particolari.
Se ti stai chiedendo se il microblading fa male, la risposta più onesta è: un po’, ma nulla che non si possa gestire. E con le giuste precauzioni, affidandoti a mani esperte, l’esperienza può essere davvero positiva e il risultato molto naturale.
Il prezzo del microblading sopracciglia varia in base a diversi fattori:
Località e reputazione del centro estetico
Esperienza dell'operatore
Tecnica scelta (pelo a pelo, sfumato, combinato)
In Italia, i costi del microblading vanno mediamente dai 250 ai 600 euro e includono spesso la seduta iniziale più il ritocco. È importante diffidare da prezzi troppo bassi che potrebbero nascondere poca professionalità, scarsa igiene o utilizzo di prodotti economici e scadenti.
La fase post-trattamento è cruciale per la buona riuscita e la guarigione microblading:
Non toccare o grattare le crosticine
Evitare sole, lampade solari, mare e piscina per almeno 10 giorni
Non applicare trucco sulla zona trattata
Applicare solo i prodotti consigliati dall'operatore
Il processo di guarigione del microblading passa attraverso numerose fasi che sono:
Il giorno stesso del trattamento e il giorno successivo il colore apparirà molto scuro, le sopracciglia più grandi e in alcuni casi anche asimmetriche. Non preoccuparti questo è un fenomeno transitorio dovuto all'ossidazione del pigmento. Nei giorni successivi tornerà tutto normale
Con il Microblading dopo 4 giorni appaiono le prime crosticine. Sono simili a delle pellicine che tenderanno a sollevarsi. Bisognerà assolutamente evitare di strofinarle per accelerare la loro caduta o il risultato ne risentirà.
Nel Microblading dopo 7 giorni inizia la caduta naturale delle crosticine. A questo punto il microblading , la dove si saranno staccate le crosticine, potrà sembrare sparito, ma è un fenomeno transitorio causato dal collagene cicatriziale che opacizza la pelle e ne modifica la trasparenza.
Quindi se durante questo periodo il microblading scompare, non allarmarti. è normale e se tutto è stato eseguito correttamente il colore riapparirà.
Nel Microblading dopo 20 giorni il colore inizierà a stabilizzarsi, la pelle andrà verso la normalizzazione e il trattamento inizierà ad essere maggiormente visibile.
Con il Microblading dopo 1 mese la guarigione della pelle è completata, il ricambio dell'epidermide è completato e sarà ora di iniziare a programmare la seduta di ritocco con l'operatore. Nella seduta di ritocco l'operatore potrà agire sulle parti che hanno trattenuto meno il colore e ripristinare la giusta armonia.
Nel Microblading dopo 1 anno è consigliato un nuovo trattamento per mantenere l'effetto desiderato. Va tenuto presente che ogni pelle reagisce in modo diverso alla dermopigmentazione e pelli più grasse o condizioni particolari come quelle metaboliche o di squilibrio ormonale, potrebbero richiedere sedute di ritocco più frequenti e ravvicinate, anche ogni 6 mesi.
In conclusione, nel microblading la guarigione completa richiede circa 28 giorni. Durante questo periodo, il pigmento può apparire più chiaro: non è un errore, ma parte del processo naturale.
"Il microblading quanto dura?" è una delle domande più frequenti tra chi considera questo trattamento per migliorare l'aspetto delle sopracciglia.
In generale, il microblading ha una durata variabile che può estendersi da 6 a 24 mesi, a seconda di diversi fattori individuali e ambientali.
Pertanto quanto dira il microblading dipende da:
Tipo di pelle: le pelli grasse tendono a trattenere meno il pigmento rispetto a quelle secche, riducendo la durata del trattamento.
Esposizione al sole: i raggi UV i.ipossono accelerare lo sbiadimento del pigmento.My Personal Trainer
Cura post-trattamento: seguire correttamente le indicazioni del professionista per la cura delle sopracciglia dopo il trattamento è fondamentale per prolungarne la durata.
Qualità dei pigmenti e dell'applicazione: l'uso di pigmenti di alta qualità e l'esperienza del professionista influiscono significativamente sulla longevità del microblading.
Per mantenere l'effetto desiderato, è consigliabile effettuare ritocchi periodici. Generalmente, il primo ritocco viene eseguito dopo 4-6 settimane dal trattamento iniziale, seguito da ulteriori ritocchi ogni 8-18 mesi, a seconda delle esigenze individuali.
In conclusione, la risposta alla domanda "microblading quanto dura" dipende da molteplici fattori.
Tuttavia, con una corretta esecuzione e una cura adeguata, il microblading può offrire sopracciglia definite e naturali per un periodo che varia da 6 mesi a 2 anni.
Non tutti possono sottoporsi al microblading. Il trattamento è sconsigliato in caso di:
Gravidanza e allattamento
Diabete non controllato
Malattie della pelle come psoriasi o dermatiti nella zona
Cheloidi
Trattamenti oncologici recenti
Consigli utili:
Scegli sempre un operatore certificato
Richiedi la prova pigmento se hai la pelle sensibile
Non improvvisare un microblading fai-da-te
Anche gli uomini si rivolgono sempre più al microblading per migliorare il proprio aspetto. Il microblading uomo serve a correggere sopracciglia irregolari, rade o con cicatrici, mantenendo però un effetto sobrio e naturale. L'obiettivo non è l'estetica femminile, ma la valorizzazione della simmetria e dell'intensità dello sguardo maschile.
Molti uomini che frequentano palestra o praticano sport trovano pratico non dover curare ogni giorno le sopracciglia. La tecnica è la stessa, ma il disegno del sopracciglio sarà adeguato allo stile maschile con proporzione e distribuzione dei peli differenti da quello femminile.
Il microblading uomo è essenziale che venga eseguito da un professionista molto esperto in quanto è considerato uno step avanzato della prepazione di un dermopigmentista e richiede una preparazione e un'esperienza specifica.
Il microblading per chi ha capelli biondi è assolutamente possibile e richiede pigmenti specifici.
Le sopracciglia chiare devono essere ridefinite con toni adatti. Marche eccellenti di pigmenti, come la rinomata Proomix, hanno tolanalità adeguate che permettono di trattare soggetti con capelli biondo cenere o castano chiarissimo, evitando stacchi troppo netti.
Il professionista valuterà il quel caso:
Il sottotono della pelle (freddo o caldo)
La tonalità dei capelli naturali
La densità esistente delle sopracciglia
Il risultato finale deve armonizzarsi con il viso senza creare un effetto artificiale. Per questo è fondamentale affidarsi a un operatore esperto in questo tipo di trattamenti.
Il microshading, utilizzato spessp per ottenere il microblading sfumato, ovvero effetto pelo + sfumatura, è una tecnica di trucco semipermanente simile al microblading, ma con risultati estetici differenti.
Mentre il microblading mira a ricreare l'effetto dei singoli peli attraverso tratti sottili, il microshading crea un effetto più sfumato e omogeneo, come se le sopracciglia fossero leggermente truccate con una matita o ombretto.
Nel microshading viene utilizzato uno strumento con micro-aghi (manuale o elettrico) che deposita minuscoli puntini di pigmento sulla pelle, generando un effetto "ombre" o degradé, ideale per chi desidera sopracciglia più piene e definite, ma dall'aspetto più morbido.
Differenze principali tra microblading e microshading:
Effetto estetico:
Microblading: pelo a pelo, realistico e naturale
Microshading: sfumato, con ettetto più compatto ma delicato, simile al Makeup
Tecnica:
Microblading: incisione manuale con lama
Microshading: puntinatura con aghi
Tipo di pelle:
Microblading: ideale per pelle normale o secca
Microshading: ideale per pelle normale o secca ma regge meglio su pelli grasse o sensibili
Spesso le due tecniche vengono combinate (tecnica ibrida) per un risultato personalizzato: microblading per l'inizio dell'arcata e microshading nella coda, ottenendo appunto un microblading sfumato per sopracciglia tridimensionali e naturali.
Il termine dermopigmentazione indica in realtà una disciplina ampia che raccoglie tutte le tecniche di pigmentazione della pelle, sia manuali che meccaniche. Include quindi il microblading, il microshading, il trucco semipermanente eseguito con dermografo, ma anche la tricopigmentazione e la pigmentazione ricostruttiva (ad esempio delle areole mammarie o delle cicatrici).
Tuttavia, nel linguaggio comune, spesso si utilizza impropriamente "dermopigmentazione" per riferirsi in modo specifico al trucco semipermanente effettuato con il dermografo, un dispositivo elettrico che permette di inserire il pigmento più in profondità nella pelle rispetto al microblading manuale.
Ecco le principali differenze tra i due approcci:
Tecnica manuale con lama
Tratti sottili effetto "pelo a pelo"
Durata media di 12-18 mesi
Indicata per chi desidera un effetto naturale
Inserimento del pigmento leggermente più traumatico per la pelle, poiché ogni pelo viene tatuato con una sottile incisione della pelle.
Meno adatto a pelli grasse, dove il pigmento tende a sbiadire più rapidamente
Tecnica eseguita con dermografo elettrico
Effetto più pieno, adatto anche a ricostruzioni estetiche e paramedicali
Durata superiore, da 1 a 3 anni in base alla pelle e al tipo di pigmento
Più indicata per pelli grasse o mature
Ideale per chi cerca un risultato definito e a lunga tenuta
Quando si sceglie tra microblading e dermopigmentazione, è importante considerare le caratteristiche della propria pelle, il risultato estetico desiderato e la durata attesa. Spesso ci si chiede: “Meglio dermopigmentazione o microblading?” La risposta dipende da diversi fattori, tra cui la tipologia cutanea, lo stile personale e l'obiettivo estetico.
In sintesi, parlare di dermopigmentazione e microblading: differenza significa riconoscere che entrambe le tecniche hanno validità professionale, ma si differenziano per strumenti, risultati e indicazioni. Affidarsi a professionisti qualificati è fondamentale per una corretta valutazione iniziale e per ottenere un risultato sicuro, armonioso e duraturo.
Dermopigmentazione (con dermografo):
Tecnica meccanica
Inserimento meno traumatico del pigmento in quanto la pigmentazione è puntiforme realizzata con una cartuccia da tatuaggio che fora superficialmente il derma.
Il dermografo consente di ottenere un effetto più pieno maggiormente adatta a saturare sopraccigliari intere
Durata più lunga, dai 18 ai 36 mesi
Spesso le due tecniche possono essere complementari. Ad esempio, il microblading può essere usato per i dettagli e il pelo a pelo, mentre la dermopigmentazione viene preferita per sfumature o per la copertura di aree più estese.
La scelta tra microblading e dermopigmentazione va fatta tenendo conto del tipo di pelle, del risultato desiderato e della manutenzione prevista nel tempo.
Nonostante il microblading sia una tecnica molto richiesta e potenzialmente efficace, può accadere che il risultato finale non sia soddisfacente. Si parla in questi casi di microblading fatto male, microblading sbagliato o microblading non riuscito.
Si puo' assistere anche al caso in cui il miroblading sia guarito male. Questo accade quando il trattamento è eseguito da personale non qualificato, con materiali scadenti o senza rispettare le corrette procedure igieniche e tecniche.
I segni di un microblading sbagliato possono includere:
Sopracciglia asimmetriche o sproporzionate al viso
Colore troppo scuro o virato al grigio/bluastro
Linee troppo marcate o innaturali
Cicatrici o infezioni nella zona trattata
Pigmento che svanisce troppo in fretta o non prende
Le cause possono essere:
Scarsa esperienza dell'operatore
Uso di pigmenti inadeguati o non certificati
Non aver rispettato le istruzioni post-trattamento
Trattamento su pelle non idonea (troppo grassa o danneggiata)
Guarigione alterata da grattamento, sudorazione o esposizione al sole precoce
Cosa fare in caso di microblading sbagliato:
Non intervenire subito: per capire se siamo davanti ad un microblading non riuscito bisogna assolutamente attendere la guarigione completa (almeno 30 giorni) altrimenti non capiremo mai se è veramente necessario intervenire e rischieremmo di ritoccare alcune zone che non avrebbero necessitato di alcun intervento.
Consultare un professionista esperto: per valutare se sia possibile un ritocco o se sia necessario un trattamento di rimozione.
Evitare il fai-da-te: l’uso di acidi o peeling casalinghi può peggiorare la situazione e non avere alcun effetto sul microblading, danneggiando in alcuni casi la pelle.
Considerare il laser o la rimozione salina: tecniche sicure ma da eseguire solo in ceni qualificati.
Per evitare un microblading sbagliato, è fondamentale:
Verificare le certificazioni dell’operatore e se si è formato con un'accademia accreditata.
Guardare foto reali del prima e dopo. Soprattutto se i lavori nel tempo sono sempre soddisfacenti e non basandosi solo su una foto.
Fare un colloquio conoscitivo prima del trattamento preferibimente di persona e non solo telefonico.
Non basarsi solo sul prezzo, ma sulla reputazione del centro o dell'operatore verificando la presenza di recensioni dei clienti.
Un'altra problematica comune è il microblading guarito male. Anche quando il trattamento iniziale è stato eseguito correttamente, una gestione inadeguata della fase post-trattamento può compromettere il risultato finale.
Sintomi tipici includono:
Zone in cui il pigmento non ha attecchito
Scolorimento precoce o irregolare
Linee sfocate o poco definite
Colore che vira verso tonalità indesiderate (grigio, rosso, bluastro)
Le cause principali di una guarigione insoddisfacente possono essere:
Mancato rispetto delle indicazioni post-trattamento, come grattare le crosticine o usare cosmetici non indicati
Esposizione precoce a fonti di calore, come phon o stufe
Esposizione alla luce solare diretta o a lampade UV
Sudorazione eccessiva, soprattutto causata da attività fisica intensa
Frequentazione di ambienti umidi, come palestra, sauna, piscina o mare nei primi giorni
Pelle molto grassa, che tende a respingere più facilmente il pigmento
Per rimediare, è importante:
Lasciare che la pelle completi il processo di guarigione (fino a 40 giorni)
Consultare il proprio operatore per un ritocco mirato
In casi più complessi, valutare un trattamento di rimozione e successiva ripigmentazione
Seguire scrupolosamente le indicazioni post-trattamento è fondamentale per garantire un risultato estetico armonioso, duraturo e soddisfacente.
Microblading come curarlo? : una corretta cura dopo il microblading è essenziale per garantire un risultato estetico duraturo, naturale e privo di complicazioni. Spesso, la differenza tra un trattamento ben riuscito e un microblading guarito male risiede proprio nella fase post-trattamento e nell’impegno con cui viene seguita la routine consigliata dall’operatore.
Ecco come curare il microblading passo dopo passo:
Evita di bagnare la zona per le prime 48 ore. Niente docce calde sul viso, vapore o acqua diretta.
Non grattare o rimuovere le crosticine: devono cadere da sole per evitare cicatrici e perdita di pigmento.
Applica la crema post trattamento consigliata dal professionista, solitamente due volte al giorno, in modo delicato.
Evita trucco e cosmetici sulla zona trattata per almeno una settimana.
Proteggi la zona da sole, mare, piscina, sauna e palestra per almeno 10 giorni.
Questa fase è nota come cura microblading post seduta e deve essere considerata parte integrante del trattamento stesso. La cura delle sopracciglia dopo microblading influisce non solo sull'aspetto finale ma anche sulla durata del pigmento.
Errori comuni nella cura sopracciglia microblading includono:
Rimozione anticipata delle crosticine: è fondamentale lasciarle cadere da sole per evitare la perdita di pigmento e la formazione di cicatrici
Applicazione di creme cicatrizzanti o prodotti non autorizzati dal professionista
Uso di prodotti aggressivi o non raccomandati
Lavaggio eccessivo o sfregamento della zona
Applicazione di oli o creme non adatte
Esposizione a fonti di calore o sudore
La cura microblading è quindi un processo attivo, che richiede attenzione quotidiana e il rispetto delle indicazioni ricevute. È sempre consigliabile mantenere un contatto con il professionista per segnalare eventuali dubbi o reazioni anomale.
Il microblading fa male? Solitamente no. Viene applicata una crema anestetica locale che riduce molto il fastidio. Alcuni lo descrivono come un leggero pizzicore.
Cosa succede se il microblading viene male? Può essere corretto con pigmenti neutralizzanti o rimosso gradualmente con tecniche laser o soluzioni saline.
Quanto dura il colore? Dopo circa un anno inizia a svanire gradualmente. La durata è variabile.
Può essere fatto in estate? Sì, ma con cautela: evitare sole diretto, mare e piscina per almeno due settimane.
Il microblading è un tatuaggio? No, perché è più superficiale, utilizza pigmenti diversi e svanisce nel tempo.
Meglio microblading o dermopigmentazione? Dipende. Il primo è più naturale, il secondo più durevole.
Consulta un esperto per valutare insieme.
In Italia, tra i massimi esperti del settore spicca il nome di Chiara Colonnelli che è ormai riconosciuto come uno dei nomi più autorevoli nel settore della dermopigmentazione e del microblading anche a livello internazionale.
Professionista con oltre 10 anni di esperienza, Chiara ha costruito un percorso solido unendo formazione avanzata, pratica clinica di alto livello e una spiccata capacità didattica e comunicativa.
Il suo curriculum include specializzazioni in tecniche estetiche e paramedicali, oltre a numerose collaborazioni con accademie e centri di eccellenza.
Grazie alla sua competenza, è invitata come esperta, speaker sul palco e giudice di gara ad eventi professionali di settore in tutto il mondo nonchè richiesta come ospite in programmi televisivi nazionali, dove ha rappresentato il meglio della dermopigmentazione italiana.
Oggi dirige una delle accademie più apprezzate del Paese e continua a formare operatori professionisti, mantenendo uno standard qualitativo riconosciuto a livello internazionale.
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